In quell’intreccio di numeri, destini, nomi e cognomi ogni notte ho cercato radici, tensioni e ispirazioni.
Uomini di sport e di lettere, avventurieri, piloti, musicisti, filosofi, calciatori, esploratori: tutte anime inquiete che hanno avuto il coraggio di guardare al domani come avrei voluto fare io. In qualche modo tutta gente di frontiera, ossessionata e ossessionabile.
Così, in mille e più parole ho raccontato di getto i moventi e gli esiti di quelle loro sfide e gli incerti di parabole, traiettorie, opere e imprese.
Ne è uscita questa narrazione corale, una sorta di magazzino anagrafico della memoria sospeso tra una dimensione personale e una più ampia idea del mondo, una piccola accorata dedica a quanti mi hanno regalato dubbi, idee e bellezza.